Aumento del vetro e cambi bottiglie
Esattamente un anno fa scrivevamo un articolo in cui parlavamo dei rincari del vetro.
Oggi, 12 mesi dopo, la situazione è simile e il trend continua a crescere, gravando sulle spese del settore vitivinicolo.
Ai primi di dicembre, il Segretario Generale di Uiv (Unione Italiana Vini) Paolo Castelletti, segnalava un +70% del costo di questa fornitura necessaria, e a fine 2022, Il Sole 24 Ore prevedeva, di nuovo tramite Castelletti, un ulteriore +20% unilaterale del costo dei listini nel gennaio 2023.
Sempre Il Sole 24 Ore evidenzia come già: “l’escalation dei soli costi energetici e delle materie prime secche (vetro, tappi, capsule, carta, cartone) riscontrata dal settore nel 2022 equivale a un aumento dell’83% rispetto ai budget iniziali, per un totale di circa 1,5 miliardi di euro di spese aggiuntive”.
Questi aumenti penalizzano in modo particolare i segmenti più economici dell’offerta enologica, che faranno sempre più fatica a scaricare il costo sul consumatore che si rivolge a fasce di prezzo medie e medio-basse.
Roberto Cardini di Assovetro, ha diffuso recentemente i dati di produzione del packaging in vetro made in Italy e ha commentato che: “Nonostante il perdurare di fattori critici, l’industria del packaging in vetro ha continuato a crescere. Il 2023 dovrebbe essere un anno di assestamento per permetterci di affrontare le sfide del futuro dell’industria del packaging in vetro, come quella della decarbonizzazione con la ricerca di nuovi vettori energetici».
Difficile pensare che questo annunciato assestamento si riferisca anche ai prezzi – che dipendono anche dal prezzo dell’energia, ad oggi in oscillazione tra 25€ e 200€ per tonnellata. È proprio a causa del costo dell’energia, alcune delle maggiori vetrerie italiane hanno scelto di diminuire la varietà dell’offerta, a pari di quantità. Sono state sacrificate le lavorazioni più costose e le tipologie di bottiglie prodotte si sono ridotte, in alcuni casi dimezzate.
La UIV però, segnala anche un controsenso: le aziende del vetro da un lato stringono la cinghia e dall’altra cresono in modo notevole. Com’è possibile che il costo del vetro sia in costante aumento nonostante il trend dei prezzi delle materie prime stia gradualmente rientrando? Che i produttori di vetro stiano cavalcando l’onda sembrerebbe evidente visti gli aumenti dei ricavi del 30% e gli aumenti dell’utile netto del 44% indicati da Winemag in riferimento ad uno dei maggiori produttori italiani.
E i risultati migliori sono proprio riferiti a quelle aziende del vetro che sono principalmente fornitrici del settore del vino.
Seguiamo gli sviluppi con interesse.