DiNews

Carenze di materiali: il caso del vetro

20 Giugno 2022

Viticoltura, vinificazione e distillazione da sole non fanno il prodotto.
Per bere una buona bottiglia serve anche… la bottiglia!

Il 2022 è stato un anno di grande difficoltà per chi lavora con le materie prime e tra queste ovviamente c’è anche il vetro in cui il vino e gli spirits vengono imbottigliati per poter essere distribuiti.

I problemi a cui sono andate incontro le vetrerie italiane sono su più fronti: l’aumento del costo dell’energia, la crisi della logistica e un grande aumento delle richieste per compensare le difficoltà di importazione dall’estero.
I dati di Assovetro segnalano un +8% dal 2020 al 2021 nel settore del vetro cavo e il trend sembra essere confermato anche nel 2022.
Ottima notizia, se non fosse che non è sufficiente per far fronte alle richieste.
Gli impianti italiani verranno potenziati per poter aumentare la produzione del 12% entro il 2024, ma i costi di questi investimenti non potranno essere assorbiti dalla sola catena produttiva a causa della diffusa inflazione e si prevede che ricadranno anche sul consumatore.

Oltre ai costi globali futuri, resta comunque da risolvere nel breve periodo l’attuale mancanza di bottiglie, che rischia di mettere in pericolo la produzione del 2021 di un settore, quello della viticoltura, tra i più importanti del panorama agrario italiano.

Se a questa carenza  aggiungiamo che è diventato altrettanto difficile reperire il legno per casse e cassette, il cartone per gli imballaggi e la carta per le etichette, sembrerebbero solo i tappi ad essere rimasti fuori da questo uragano. Magra consolazione.

Perfino un colosso come Nonino ha ammesso delle difficoltà. Per i piccoli produttori, che sono il cuore dell’offerta di Distribuendo, la situazione è piuttosto delicata.

Non ci resta che aspettare gli sviluppi, sostenere i produttori e tenere alta la voglia di brindare – che in questo momento sarebbe una felice conclusione da più punti di vista.