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Novità in rosa e arancio

28 Maggio 2024

Voglia di caldo, di natura… di rosé

Questa primavera 2024 si sta dimostrando particolarmente “fresca” e piovosa, è per questo che – con la speranza di essere presto sotto l’ombra di una pergola e nel caldo di giugno, vogliamo parlarvi dei nostri pregiati rosé.

Cos’è il rosé?

La vinificazione cosiddetta in rosato avviene vinificando uve a bacca rossa e macerandole per poche ore oppure mescolando uve bianche ed uve rosse – questa seconda tecnica è permessa però solo per gli spumanti

 La vinificazione del rosato si effettua a basse temperature e si possono utilizzare molti diversi tipi di uve, dai più classici come Montepulciano D’Abruzzo e Negroamaro, fino a quelli insospettabili come il Syrah e il Nebbiolo.

Nella cantina di Distribuendo abbiamo 4 proposte, di cui una appena arrivata.

  • Etna Rosato, Irene Badalà – Nerello Mascalese 100%. Al naso sentori di ginestra, frutta fresca ed erbe selvatiche. Il palato risulta corposo, con l’acidità che esalta le note di frutti rossi e agrumi, con un finale molto persistente, minerale e sapido.
  • Inciso, Cantine Menegola – Nebbiolo 100%. Ottenuto con la tecnica del salasso, si presenta di un rosa carico acceso. Profumi di frutta rossa fresca si susseguono con grande finezza. Beva morbida di intensa struttura, ritorna la frutta rossa sostenuta da una eccellente acidità.
  • Sciapò, Bagliesi – Nero d’Avola 100%. Colore rosa tenue e delicato. Possiede sentori fruttati di fragoline di bosco e pompelmo rosa; l’aroma che lascia al naso è molto gradevole mentre in bocca è fresco, morbido e piacevolmente persistente.
  • Gramplin, Careglio > novità! – Nebbiolo 100%. Rosa corallo. Profumi fini di lampone, susina e fragoline di bosco. Palato asciutto, si avvertono leggeri aromi di frutta rossa e mirtillo con un finale sapido.

I nostri rosé sono già pronti per la consegna, contattaci!

Novità tra gli Spirits

È arrivato il Nuovo Amaro artigianale siciliano!

Amaro Naranji nasce nel 2018, ma la sua ricetta è molto più antica, databile attorno agli anni ‘30 del secolo scorso e recuperata da Domenico Gentile, produttore di questo amaro, grazie al ritrovamento di un quaderno di ricette di una prozia, badessa in un convento di clausura palermitano.

Protagoniste di questo amaro l’Arancia Tarocco e l’Arancia Amara Selvatica.

Scopri la scheda tecnica a questo link.